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ALLA FINE DEL BOSCO

Alla fine del bosco nasce come lavoro sul campo per documentare l’impatto ambientale dell’incendio del 24 settembre 2018 sui Monti Pisani, affrontandone i cambiamenti drastici nel corso delle stagioni a venire, là dove più violenti erano stati l’impatto del fuoco ed il suo passaggio.
Tutto ha inizio da una distesa di alberi carbonizzati e abbattuti, dal sottofondo perpetuo delle motoseghe in azione, dall’odore di cenere come di un grande camino spento la sera prima.
Nello scenario apocalittico e nella distruzione piccole pulsioni di vita rivendicavano già la loro presenza. Eroici rovi combattevano il terreno duro come cemento per guadagnarsi la luce, ciuffi d’erba iniziavano a tappezzare qua e là ciò che una volta era stato un sottobosco, le poiane sorvolavano silenziosamente la zona cullate dalle correnti, gli insetti che nei primi mesi erano del tutto scomparsi adesso tornavano ad alleviare il senso di desolazione.
Fu poi la voglia di scoprire gli spostamenti della fauna dalla “zona rossa” che mi spinse a spostarmi sulle aree di confine dell’incendio, dove gli alberi tornavano ad essere verdi ed il versante ricoperto da vegetazione.
La perdita del bosco divenne quindi il punto di partenza per una riflessione più ampia sui rischi e le criticità che i nostri ambienti affrontano quotidianamente. Ecosistemi più o meno fragili e biodiversità quanto più variegata trovano rifugio negli spazi attorno alle nostre case, pur rimanendo troppo spesso esclusi dall’attenzione del nostro spirito ecologista.
In Italia luoghi "comuni" come i Monti Pisani conservano oltre il 70% della biodiversità dell’intera Europa, ponendo le nostre regioni quali perfetti nodi di scambio tra le specie nordiche e quelle provenienti da climi più caldi. Un bosco qualunque può quindi nascondere all’ombra dei propri alberi un patrimonio enorme, come fosse un piccolo e fragile scrigno della Natura.
E’ stato grazie a questo tempo trascorso sul monte, condividendone gioie e dolori, che per la prima volta ho preso coscienza della meravigliosa ricchezza che mi circonda a ogni risveglio, scoprendone angoli segreti ed acquistando una maggiore consapevolezza circa i rischi che un simile ambiente può correre. Quello descritto da queste immagini è dunque un percorso volto a riportare la degna attenzione sull’unicità e la precarietà di ogni ecosistema, al fine di evitare che altri boschi vadano perduti.

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